Unità archivistica b. 24, fasc. 24 - Documenti, carteggi ed informative relative all'eredità del vescovo Ascensi

Fascicolo, ulteriormente suddiviso in cinque sotto fascicoli, che conservano documenti, lettere, memoriali ed informative, dall'anno 1828 fino all'anno 1833, formanti il consistente carteggio posseduto, in quanto amministratore, da Agostino Maria Molin e riguardante l'eredità del vescovo di Osimo e Cingoli, monsignor Timoteo Maria Ascensi e precisamente: il primo sottofascicolo, contenuto all'interno di un'originale camicia cartacea con sopra vergata la seguente titolazione: "N. 5. Fogli risguardanti l'eredità di monsignor vescovo Ascensi amministrata dal padre Molin", conserva alcuni documenti e lettere dall'anno 1829 fino all'anno 183, relativi alla suddetta eredità, tra cui la "Descrizione dei funerali di monsignor Ascensi ex generale dell'ordine Carmelitano vescovo d'Osimo e Cingoli celebrati dai padri Carmelitani di Jesi lì 20 dicembre 1828" ed il fascicolo, rilegato, sul quale viene trascritto l'atto rogato il 10 gennaio 1829 mediante il quale l'erede fiduciario del defunto vescovo Ascensi, il sacerdote don Carlo Latini, attraverso il suo procuratore don Pietro Papi, da piena esecuzione alla volontà testamentaria del suddetto testatore in favore dell'erede universale, ovvero la Provincia Romana dell'ordine dei Carmelitani, ingiungendogli di fare l'inventario "di tutti i suoi beni stabili, mobili, semoventi, ori, argenti, diritti, azioni" (in calce alla suddetta scrittura vi è la trascrizione del mandato speciale di procura "di poter aderire all'eredità di monsignor Timoteo Maria Ascensi vescovo di Osimo e Cingoli" concesso in favore di don Agostino Maria Molin da parte di fra' Camillo Rusconi, provinciale dei Carmelitani della Provincia Romana, rilasciato il 26 febbraio 1829); il secondo sottofascicolo contiene sette lettere spedite da Roma negli anni 1828 e 1829 dal vicario generale dell'ordine dei Carmelitani, fra' Luigi Scalabrini, al canonico don Agostino Maria Molin (al tempo professore di teologia nel Seminario di Osimo); il terzo sottofascicolo conserva 21 missive spedite da Rieti negli anni 1828 e 1829 dall'erede fiduciario del defunto vescovo, don Carlo Latini, a don Molin (una missiva è indirizzata a fra' Camillo Rusconi, provinciale dei Carmelitani); il quarto sottofascicolo contiene nove lettere spedite da Osimo e da Sarnano, dall'anno 1829 fino all'anno 1832, al Molin da don Pietro Papi, ex ministro generale ed attuale procuratore dell'erede fiduciario don Latini; il quinto ed ultimo sottofascicolo conserva quaranta missive inoltrate da Roma, dall'anno 1828 fino all'anno 1833, dal superiore della Provincia Romana dei Carmelitani, fra' Camillo Rusconi, al canonico e professore don Molin, residente prima presso il palazzo vescovile di Osimo e poi presso il Seminario e Collegio Campana di Osimo.