Unità archivistica b. 13, fasc. 2 - Carteggi giudiziari relativi a cause diverse spettanti al Seminario e Collegio Campana

Fascicolo, suddiviso in sei sottofascicoli, che conserva la seguente documentazione giudiziaria prodotta dall'anno 1615 (in copia settecentesca) fino all'anno 1772 e spettante al Seminario Vescovile di Osimo ed al successivo Seminario e Collegio Campana di Osimo: il primo sottofascicolo conserva le "scritture della causa tra i signori Acqua ed il Collegio composta e sbrigata come per istrumento rogato dal notaio signor Pietroantonio Stacchiotti li 11 maggio 1769", ovvero il carteggio giudiziario inerente alla lunga vertenza titolata "Auximana praetensi salviani" nata tra la famiglia Acqua di Osimo contro i deputati del Seminario e Collegio Campana in merito alla definizione di un censo imposto sopra ad un terreno ubicato all'Abbadia; tra i diversi atti si segnala la copia della "Minuta di transazione tra il Collegio ed i signori Acqua". Nel secondo sottofascicolo si conservano le "Scritture sopra una causa di un censo col monastero di San Benvenuto d'Osimo composta e spedita per istromento rogato dal notaio pubblico Pietroantonio Stacchiotti li 25 ottobre 1770", ovvero il carteggio giudiziario che va dall'anno 1769 fino all'anno 1770 in merito alla causa nata tra i deputati del Seminario e Collegio Campana contro le monache del monastero di San Benvenuto di Osimo sopra ad un censo prediale imposto in favore di detto monastero dal nobiluomo Roberto Acqua. Il terzo sottofascicolo contiene le "Scritture spettanti alla causa col Baccarini composta e spedita come è notato nel margine del secondo foglio" (istrumento di transazione rogato dal notaio Pietroantonio Stacchiotti il 18 maggio 1770), ovvero il carteggio giudiziario relativo alla causa titolata "Auximana subhastationis" ed agitata dall'anno 1765 fino all'anno 1770 tra i deputati del Seminario e Collegio Campana contro gli eredi dei signori Cesare e Domenico Baccarini, in merito alla definizione di un censo imposto sopra ad un predio ubicato in contrada della Pietà (possessione acquistata il 3 settembre 1667 dal signor Muzio Campana dal signor Ludovico Marescotti); tra i diversi atti si segnala il "Progetto per terminare la lite introdotta dl venerabile Seminario contro li signori eredi delli quondam Cesare e Domenico Baccarini". Il quarto sottofascicolo conserva le "Scritture sopra una pretensione dello Regni contro il Collegio riconosciuta insussistente", ovvero il carteggio relativo alla vertenza mossa negli anni 1769 e 1770 dalla famiglia Regni contro i deputati del Seminario e Collegio Campana in merito ad una casa di proprietà della suddetta famiglia, le cui pretese, però, furono giudicate insussistenti con sentenza emessa nell'anno 1768. Il quinto sottofascicolo contiene le "Scritture sopra la traslazione di messe cento dalla chiesa della Morte alla cappella del Seminario", ossia il carteggio giudiziario (fatto informativo, sommario, fatto con sommario, risposta con sommario, risposta) stampato negli anni 1771 e 1772 per la causa titolata "Auximana traslationis missarum" ed agitata presso la sacra Congregazione del Concilio tra i deputati del Seminario e Collegio Campana contro gli officiali maggiori della compagnia della Morte di Osimo sopra alla traslazione dell'officio delle cento messe voluto per disposizione testamentaria dal quondam Federico Campana dalla chiesa di Santa Maria di Piazza (o chiesa della Morte), così come indicato nel testamento, alla cappella del Seminario. Il sesto ed ultimo sottofascicolo conserva le scritture "Sopra una causa del Seminario col signor Giovanni Perugini per restituzione di alimenti", ovvero il carteggio giudiziario, di cui parte a stampa, (fatto con sommario, risposta con sommario) prodotto dall'anno 1768 fino all'anno 1770 ed inerente alla lite titolata "Auximana pecuniaria" o "Anconitana seu Lauretana pertinentiae causae", o "Auxmana pertinentiae causae" ed avanzata in sacra Congregazione della Segnatura di Giustizia tra i deputati del Seminario contro il sacerdote don Giovanni Perugini in merito alla richiesta di pagamento degli alimenti ancora dovuti da quest'ultimo.