Area dell'identificazione
Segnatura/e o codice/i identificativo/i
IT IC FEC
Denominazione o titolo
Eredità Campana
Data/e
- 1643 - XIX sec. (Creazione)
Livello di descrizione
Fondo
Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)
Il fondo è costituito da 13 unità archivistiche.
Consistenza: registro cartaceo 1, fascicolo rilegato cartaceo 1, mazzo cartaceo 1, fascicoli sciolti cartacei 10.
Consistenza: registro cartaceo 1, fascicolo rilegato cartaceo 1, mazzo cartaceo 1, fascicoli sciolti cartacei 10.
Area delle informazioni sul contesto
Nome del soggetto produttore
(1698 / 1710)
Storia istituzionale/amministrativa
A seguito della morte dell'ultimo discendente della nobile famiglia Campana di Osimo, Scipione, avvenuta nell'anno 1698, gli ufficiali maggiori della confraternita della Morte di Osimo richiesero al presule osimano di poter dare regolare seguito alle volontà testamentarie espresse dai signori Federico e Muzio Campana i quali, nei loro rispettivi testamenti, indicarono di devolvere il palazzo e l'intera loro eredità in favore del pio sodalizio osimano qualora fosse stata cassata la linea mascolina ereditaria della suddetta famiglia. Legata alla disposizione vi era la precipua clausola che impegnava gli ufficiali maggiori della confraternita osimana, una volta ottenuta l'eredità, di adoperarsi nell'apertura e mantenimento, in Osimo, di un monastero di religiose Cappuccini. Tuttavia la richiesta avanzata dal priore della confraternita della Morte venne osteggiata ed avversata in giudizio dal signor Giambattista (o Giovan Battista) Casali di Roma il quale, a sua volta, era stato disegnato fidecommesso ed erede beneficiario dall'ultimo dei Campana, Scipione. La vertenza si protrasse dall'anno 1698 fino all'anno 1710 con la stipula della concordia tra le parti, a seguito della quale la confraternita della Morte poté entrare di diritto possesso dell'eredità Campana. Tuttavia a causa dei tanti anni persi nella causa gli ufficiali maggiori del pio sodalizio osimano furono costretti a cambiare la destinazione dell'utilizzo della pia eredità Campana, creando, come si vedrà, un nuovo Collegio Convitto in sostituzione del monastero per le Cappuccine, nel frattempo istituito, in Osimo, per volontà della nobildonna Benedetta Viganega. Contestualmente al periodo di tempo della causa (1698 -1710), da parte degli ufficiali maggiori della confraternita della Morte venne istituita un'apposita Amministrazione chiamata a gestire l'ingente patrimonio dei Campana, seppure immobilizzato dalla suddetta vertenza. Venne, così, nominato un amministratore pro tempore deputato all'esclusiva gestione di tale effetto con il compito di tenere e compilare registri di amministrazione separati da quelli propri del pio sodalizio tenuti, invece, dal camerario o tesoriere della confraternita. Tale amministrazione cessò di esistere nell'anno 1710 quando venne formalmente istituita l'amministrazione interna del Collegio Convitto, formata da un rettore e da due canonici deputati, uno dei quali fregiato del titolo di economo.
Istituto conservatore
Storia archivistica
Modalità di acquisizione o versamento
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Ambito e contenuto
Nel presente fondo, composto da quattro serie archivistiche, sono stati riuniti assieme i documenti giuridici, amministrativi, contabili e legali relativi alla formazione dell'Amministrazione della pia Eredità Campana, avvenuta a cavallo tra il XVII ed il XVIII secolo. Questo organo venne, infatti, temporaneamente eretto dagli ufficiali maggiori della confraternita della Morte di Osimo, consenziente il presule osimano, per amministrare, mediante un apposito curatore, l'ingente patrimonio finanziario ed immobiliare dell'estinta, omonima, casata. Tra tutti i documenti e carteggi qui contenuti merita di essere segnalata la documentazione relativa alla vertenza, e successiva transazione, posta in essere tra il fedecommesso ed erede disegnato Giovan Battista Casali di Roma contro la confraternita della Morte di Osimo. Il pio sodalizio, infatti, in virtù di una precedente disposizione testamentaria dei signori Federico e Muzio Campana, aveva acquisito il diritto di ereditare l'intero patrimonio Campana, in caso di estinzione della famiglia, ma con la precisa clausola di reinvestire il capitale ereditato nell'erezione, in Osimo, di una nuova pia istituzione. Di questa delicata e lunga vertenza trattano pure memorie giuridiche successive risalenti fino anche al XIX secolo.
Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto
Incrementi previsti
Criteri di ordinamento
Si è rispettato il pregresso ordine fisico dato alle carte da Luciano Egidi in occasione della redazione del suo dettagliato elenco di consistenza titolato "Inventario dell'archivio storico del Seminario e Collegio Campana" (eccetto alcuni documenti non coinvolti nel precedente intervento). Rispetto al lavoro di Egidi, il nuovo inventario archivistico ha prodotto una struttura "ad albero" del fondo, che è stato ricreato "ex novo" e ripartito in quattro serie. Di ogni unità archivistica è sempre stata registrata la pregressa segnatura, al fine di non perderne la memoria e creare l’opportuna concordanza tra il vecchio ed il nuovo strumento.
Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso ed utilizzazione
Condizioni che regolano l’accesso
Condizioni che regolano la riproduzione
Lingua della documentazione
Scrittura della documentazione
Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
Attraverso il software di descrizione archivistica AtoM (acronimo Access to Memory), installato sul sito dedicato agli archivi conservati dall'istituto Campana raggiungibile al sito <http://www.archiviostoricocampana.com>, è possibile accedere all'inventario del presente fondo archivistico, anche mediante indici di nomi di persona/enti/famiglie e di luoghi che ricorrono nelle descrizioni archivistiche redatte. L'attività di indicizzazione, svoltasi durante l'inventariazione del fondo, ha per ora riguardato solamente una parte dei nomi ricorrenti nelle descrizioni.
Strumenti di ricerca
Area delle informazioni relative a documentazione collegata
Esistenza e localizzazione degli originali
Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
Area delle note
Identificatori alternativi
Punti di accesso
Punti d'accesso per soggetto
Punti d'accesso per luogo
Punti d'accesso per nome
- Amministrazione dell'Eredità Campana di Osimo (Soggetto produttore)
Punti d'accesso per genere
Area di controllo della descrizione
Codice identificativo della descrizione
Codici identificativi delle istituzioni responsabili
Norme e/o convenzioni
Grado di elaborazione
Finale
Livello di completezza
Intermedio
Date di creazione, revisione, cancellazione
15/05/2018
Lingua/e
Scrittura/e
Fonti
A. NICCOLI, "Il Campana. Aspetti giuridici e istituzionali dalla nascita ai giorni d'oggi", Osimo, Istituto Campana per l'istruzione permanente, 1999.
L. EGIDI, "Il palazzo e l'istituto Campana", Osimo, Istituto Campana per l'istruzione permanente, 2013.
"Il Campana, trecento anni di storia", a cura di G. LAVAGNOLI, Ancona, Affinità elettive, 2016.
L. EGIDI, "Il palazzo e l'istituto Campana", Osimo, Istituto Campana per l'istruzione permanente, 2013.
"Il Campana, trecento anni di storia", a cura di G. LAVAGNOLI, Ancona, Affinità elettive, 2016.
Nota dell'archivista
La descrizione è stata compilata da Massimo Bonifazi.
Metadati relativi a Oggetto digitale
Nome del file
Eredit___Campana.jpg
Latitudine
Longitudine
Tipo di supporto
Immagine
Tipo MIME
image/jpeg
Dimensione del file
276.6 KiB
Caricato
24 aprile 2019 08.21