Amministrazione dell'Eredità Campana di Osimo

Area dell'identificazione

Tipologia del soggetto produttore

Ente

Forma/e autorizzata/e del nome

Amministrazione dell'Eredità Campana di Osimo

Forme parallele del nome

  • Eredità Campana di Osimo

Forme del nome normalizzate secondo altre regole

Altre forme del nome

Codici identificativi di enti

Area della descrizione

Date di esistenza

1698 / 1710

Storia

A seguito della morte dell'ultimo discendente della nobile famiglia Campana di Osimo, Scipione, avvenuta nell'anno 1698, gli ufficiali maggiori della confraternita della Morte di Osimo richiesero al presule osimano di poter dare regolare seguito alle volontà testamentarie espresse dai signori Federico e Muzio Campana i quali, nei loro rispettivi testamenti, indicarono di devolvere il palazzo e l'intera loro eredità in favore del pio sodalizio osimano qualora fosse stata cassata la linea mascolina ereditaria della suddetta famiglia. Legata alla disposizione vi era la precipua clausola che impegnava gli ufficiali maggiori della confraternita osimana, una volta ottenuta l'eredità, di adoperarsi nell'apertura e mantenimento, in Osimo, di un monastero di religiose Cappuccini. Tuttavia la richiesta avanzata dal priore della confraternita della Morte venne osteggiata ed avversata in giudizio dal signor Giambattista (o Giovan Battista) Casali di Roma il quale, a sua volta, era stato disegnato fidecommesso ed erede beneficiario dall'ultimo dei Campana, Scipione. La vertenza si protrasse dall'anno 1698 fino all'anno 1710 con la stipula della concordia tra le parti, a seguito della quale la confraternita della Morte poté entrare di diritto possesso dell'eredità Campana. Tuttavia a causa dei tanti anni persi nella causa gli ufficiali maggiori del pio sodalizio osimano furono costretti a cambiare la destinazione dell'utilizzo della pia eredità Campana, creando, come si vedrà, un nuovo Collegio Convitto in sostituzione del monastero per le Cappuccine, nel frattempo istituito, in Osimo, per volontà della nobildonna Benedetta Viganega. Contestualmente al periodo di tempo della causa (1698 -1710), da parte degli ufficiali maggiori della confraternita della Morte venne istituita un'apposita Amministrazione chiamata a gestire l'ingente patrimonio dei Campana, seppure immobilizzato dalla suddetta vertenza. Venne, così, nominato un amministratore pro tempore deputato all'esclusiva gestione di tale effetto con il compito di tenere e compilare registri di amministrazione separati da quelli propri del pio sodalizio tenuti, invece, dal camerario o tesoriere della confraternita. Tale amministrazione cessò di esistere nell'anno 1710 quando venne formalmente istituita l'amministrazione interna del Collegio Convitto, formata da un rettore e da due canonici deputati, uno dei quali fregiato del titolo di economo.

Luoghi

Condizione giuridica

Funzioni, occupazioni e attività

Mandato/Fonti normative

Struttura amministrativa/Genealogia

Contesto generale

Area delle relazioni

Area dei punti di accesso

Occupazioni

Area di controllo

Codice identificativo del record d’autorità

IT-IC-AEC1

Codici identificativi delle istituzioni responsabili

Norme e/o convenzioni

Grado di elaborazione

Bozza

Livello di completezza

Intermedio

Data/e della descrizione

Lingua/e

Scrittura/e

Fonti

A. NICCOLI, "Il Campana. Aspetti giuridici e istituzionali dalla nascita ai giorni d'oggi", Osimo, Istituto Campana per l'istruzione permanente, 1999.
L. EGIDI, "Il palazzo e l'istituto Campana", Osimo, Istituto Campana per l'istruzione permanente, 2013.
"Il Campana, trecento anni di storia", a cura di G. LAVAGNOLI, Ancona, Affinità elettive, 2016.

Note sulla compilazione


  • Creazione: Massimo Bonifazi in data 2018-05-18
  • Compilazione: Massimo Bonifazi in data 2018-05-18
  • Segnalibro

  • Esporta

  • EAC