Bertazzoli, Francesco

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Tipologia del soggetto produttore

Persona

Forma/e autorizzata/e del nome

Bertazzoli, Francesco

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Codici identificativi di enti

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Date di esistenza

1754 mag. 1 - 1830 apr. 7

Storia

Francesco Bertazzoli nasce a Lugo il 1° maggio 1754. Avviatosi alla carriera ecclesiastica, viene ordinato sacerdote nel 1777. Dotato di larga erudizione assume, poco più che ventenne, la cattedra teologica istituita a Lugo nel seminario dal munifico prelato Emaldi e diventa membro dell'Arcadia e di numerose accademie bolognesi. Scrive versi secondo l'uso del tempo e pubblica con F. Albergati Capacelli una raccolta di lettere (Lettere varie del canonico F. B. e di F. Albergati Capacelli, Parma 1793). Destinato Chiaramonti al vescovato di Imola, Bertazzoli viene nominato vicario foraneo per Lugo, iniziando così una collaborazione che sarebbe durata fino alla morte. Nel 1796 il vescovo ricorre all'intervento di Bertazzoli per metter fine alla rivolta antifrancese di Lugo. Nel 1799 Bertazzoli è membro della reggenza di Lugo, e, per incarico del generale Klenau, si reca in missione a Mantova, al quartier generale alleato. Ha luogo nel frattempo il conclave di Venezia: il Chiaramonti, che aveva largamente soccorso i preti francesi rifugiati nella diocesi e i poveri, deve chiedere a Bertazzoli il denaro occorrente per recarsi a Venezia. Il nuovo pontefice, dopo avergli invano offerto il vescovato di Montalto (che va a Castiglioni), lo nomina suo elemosiniere segreto ed arcivescovo di Edessa in partibus, nonché, in seguito, canonico di S. Maria Maggiore. In tale sua qualità Bertazzoli ha modo di svolgere un ruolo politico di un certo rilievo (particolarmente interessante una sua relazione del giugno 1802 in favore della deposizione dei vescovi costituzionali), accompagnando tra l'altro il papa all'incoronazione di Parigi.
Ritiratosi a Lugo in seguito all'invasione francese del 1808 e dedicatosi esclusivamente all'attività pastorale, Bertazzoli viene chiamato a Parigi nella primavera dei 1811.
Napoleone, conoscendo la sua amicizia con Pio VII, intendeva avvalersi di lui per indurre il pontefice a ratificare il decreto del concilio, riunito a Parigi per volontà del l'imperatore, concernente le nomine dei vescovi. Pressione morale su Bonazzoli, assai timido di natura, viene esercitata dal governo francese con un inopinato arresto alla frontiera del Moncenisio. Tosto rilasciato dopo lunghe conferenze col cardinal Fesch, viene inviato a Savona, dove risiedeva Pio VII, insieme col cardinal "rosso" Bayanne, in attesa della seconda, e più autorevole commissione cardinalizia costituita dal Roverella, da Fabrizio Ruffo e dal Dugnani. A Savona Bertazzoli sottolinea più volte con il Bayanne la possibilità e la necessità dell'approvazione del famoso decreto sul concilio da parte del papa: con il cardinale Roverella, egli è l'autore del breve pontificio respinto poi da Napoleone perché contenente la precisazione che i metropolitani avrebbero a nome del papa istituito canonicamente i vescovi nominati dall'imperatore. Nominato da Napoleone vescovo di Piacenza alla fine del 1811, il Bertazzoli insistette durante il gennaio successivo perché il pontefice indirizzasse una lettera solenne al concilio e nel 1813 funge, nelle trattative per il concordato di Fontainebleau, da negoziatore per conto del pontefice insieme col vescovo di Nantes, Voisin, negoziatore per conto dell'imperatore. Nelle trattative il Voisin ha facilmente vantaggio su Bertazzoli, che contribuisce poi efficacemente a vincere le ultime esitazioni di Pio VII ad accettare il concordato.
Alla Restaurazione, Bertazzoli riprende le funzioni di corte, alle quali cumula la più impegnativa carica di presidente dell'Accademia ecclesiastica. Cardinale del titolo di S. Maria sopra Minerva il 10 marzo 1823, Bertazzoli è tra i sostenitori del cardinal decano Della Somaglia nel successivo conclave, e finisce poi per aderire all'ala rigorista moderata che fa trionfare il Della Genga. Da questo viene nominato prefetto della Congregazione degli Studi, istituita subito dopo l'elezione di Leone XII, completata il 1°gennaio 1824 e posta effettivamente in essere con la costituzione Quoddivina sapientia del 28 agosto dello stesso anno. Nell'esercizio di tale carica Bertazzoli si lega di strettissima amicizia col cardinale Cappellari (il futuro papa Gregorio XVI), istituito in seguito suo erede fiduciario. In data 26 settembre 1825 lo stampatore Poggioli pubblica un importante Regolamento delle scuole private elementari, firmato da Bertazzoli e da monsignor Giovanni Soglia (poi cardinale) come segretario della Congregazione. Nominato vescovo suburbicario di Palestrina, il 15 dicembre 1828, Bertazzoli non ha parte di rilievo nel conclave di Pio VIII e muore a Roma il 7 aprile 1830.

Luoghi

Condizione giuridica

Funzioni, occupazioni e attività

Mandato/Fonti normative

Struttura amministrativa/Genealogia

Contesto generale

Area delle relazioni

Area dei punti di accesso

Occupazioni

Area di controllo

Codice identificativo del record d’autorità

IT-IC-BF1

Codici identificativi delle istituzioni responsabili

Norme e/o convenzioni


  • Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), regola E.1.1 Denominazione di autorità.
  • Sistema di datazione utilizzato per indicare le date nel record di autorità: Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), E.2.1 Date di esistenza. Normalizzazione.

Grado di elaborazione

Finale

Livello di completezza

Intermedio

Data/e della descrizione

Lingua/e

Scrittura/e

Fonti

Enciclopedia Treccani: http://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-bertazzoli_(Dizionario-Biografico)/ (consultato in data 03/04/2019).

Note sulla compilazione

Creazione: Massimo Bonifazi 3 aprile 2019.
Compilazione: Massimo Bonifazi 3 aprile 2019.
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